Realizzata nel 2011 da Max Derevianko. Questa intervista si trasforma in una rara testimonianza visiva. Ogni parola che Mimmo Cattarinich pronuncia, sembra una riflessione profonda, un ricordo vivo delle innumerevoli storie che ha raccontato con le immagini. La voce, così calma e misurata, racconta di un viaggio lungo una vita fatta di luci e ombre, ma soprattutto di incontri indimenticabili. “Non fotografo quello che vedo, fotografo quello che sento,” mi disse una volta, con quella semplicità che solo i grandi possono permettersi. Ogni foto, infatti, non è solo un’immagine, ma un’emozione pura, uno specchio del mondo visto attraverso il filtro della sua anima. Instancabile nella ricerca della bellezza anche nei luoghi più oscuri, capace di vedere l’invisibile, di fermare il tempo con uno scatto che parla di più di ciò che la realtà mostra.